Per non scomparire


Scrivo per non scomparire,
per esistere, per resistere.
Scrivo affinché le parole affollino
i vuoti dell'anima, sopiscano la mente, 
quando la mente le usa come lame.

Scrivo perché le certezze spesso sono incognite
che noi confondiamo con credenze,
che ci occultano la vera luce.
Scrivo per svelare questo inganno,
per guardare la semplicità del vero,
la sua facilità, la capacità di commuovere.

Scrivo per celebrare la vita,
per non dimenticarmi di farlo,
per non calpestare la gratitudine,
che sta nobile e silenziosa
ad attendere di essere praticata.

Scrivo per non dimenticare la bellezza 
quella essenziale, assoluta, definitiva.
Quella che ti disarma e ti rende nudo,
che non permette intromissioni
perché nulla c'è da aggiungere o modificare.

Scrivo per le sfumature, per le venature 
ignorate dal caos dell'eccesso.
Scrivo per gli attimi, preziosissimi,
per i momenti sussurrati in mezzo al frastuono.

Scrivo per la gentilezza, per i suoi atti,
perché non siano mai scontati,
viziati da qualche tipo di formalità.
Scrivo per imparare a vestirmi di lei,
e per imparare a guardarmi,
attraverso di lei.

Scrivo per la normalità,
per imparare l'esercizio di viverla,
per accostarmi a lei senza pesi.
Scrivo per non averne paura,
per trovare il mio passo straordinario
in un cammino ordinario, comune al mondo,
in comunione con il mondo.

Scrivo per me che sono fonte, sorgente e foce.
Scrivo per tracciare il mio scorrere,
per danzare con quest'acqua quando è gioia,
quando è dolore, 
quando è mistero e verità.

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