Fuori di me
Sono aurore che scivolano sui fili d'erba.
Sono lampi, lucciole, lame.
Sono attimi di presenza.
La luce della finestra mi porta dentro quella stanza. È un invito. Entro in uno spazio ignoto dove nulla mi appartiene, ed è tutto equilibrio, danza, perfezione. Mi cerco nei dettagli. Manco.
Vedo limpidissima la mia assenza in un disegno che non mi contempla.
Nello spazio fuori di me, nei luoghi che non attraverso, tutto è perdutamente dove dovrebbe essere.
Non manco.

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