Flusso di coscienza 2
Tremano le mani ma in fondo il naso si è liberato almeno lui è che continuo a non dormire e a non mangiare in uno stato di sospensione in attesa di un verdetto devo remare ma ho le braccia indolenzite e hanno spento la luce non trovo più niente e nessuno di quello che fino ad ora ho abitato come una chiocciola alla quale hanno calpestato il guscio non morirà ma dovrà imparare un modo nuovo in un mondo nuovo che poi i conati di vomito mi ricordano che qualcosa deve uscire ma qualcosa di più forte lo trattiene dentro perché ai miei dolori ho insegnato che devono restare lì e aspettare che si dissolvano in qualche modo in qualche angolo della pelle o che diventino grumi che già faccio fatica a tenermi in piedi se poi do un nome alle cose tutto diventa chiaro vero assoluto e allora non ce la faccio e deglutisco cercando di sorridere che nessuno si preoccupi che andrà tutto bene e in qualche modo farò da sola anche se all'occorrenza a sviare non mi batte nessuno e allora scappo o resto immobile non conosco un passo lento continuo deciso e adesso mi fa male dappertutto ma più dentro non riesco nemmeno a ricordare come si faccia a camminare e tutto quello che c'era prima c'è ancora? è sempre lì? io non trovo più neanche un punto di riferimento che possa realmente riconoscere come saldo ora è entrata acqua nella barca e certo la barca è quella di prima ma non tornerà più com'era al porto e il legno quest'acqua la custodirà per sempre i segni che la vita ti incide addosso non si tolgono e sono di troppo in imbarazzo mi scanso lascio passare e chiedo scusa di non essere all'altezza che alla fine sto pensando sia comunque colpa mia perché non ho altro modo che questo ma io non posso fare altro non posso salvare o fermare nulla perché non è la mia partita non sono un giocatore di questo match io resto a guardare e sento le risate la felicità la mia assenza che crea spazio per stare bene perché si può stare bene anche senza di me anche nonostante me

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