C'è chi aspetta ... e chi si aspetta
Ci sono momenti in cui le cose non ti stanno più bene così come sono, e allora ti trovi davanti a un bivio: provo a cambiare le cose aspettando che succeda qualcosa, oppure non faccio niente sperando che la vita mi stupisca con qualcosa di inaspettato?
Entrambe le cose spesso possono portare ad una delusione, perchè il problema non è ciò che accade, ma ciò che noi ci aspettiamo che accada...ecco quello non avverrà mai!
Il segreto è riuscire a non complottare, a non macchinare sul futuro, perchè quello che deve ancora accadere semplicemente non esiste.
Crescendo perdiamo quello stupore meraviglioso che solo i bambini hanno, quella capacità di lasciarsi sorprendere dalle cose che arrivano inattese e imprevedibili.
Invece noi "grandi" non siamo più in grado di godere di questo privilegio; noi aspettiamo che le persone facciano qualcosa di preciso per noi, dicano esattamente quello che vogliamo sentirci dire, pensino della nostra vita le cose che noi abbiamo architettato... oppure ci concentriamo su noi stessi, senza farci influenzare dall'opinione degli altri, pensando che questo sia il modo per volerci più bene. Ma quand'è il momento in cui capiamo che ci vogliamo davvero bene? Quando abbiamo la certezza di avere scelto la strada giusta per noi? Le conferme di quello che abbiamo dentro le troviamo sempre quando ci relazioniamo con gli altri, perchè come tutte le teorie anche questa va verificata, è matematica. Se abbiamo una verità in testa, resterà tale finchè non la esponiamo, finchè non troviamo qualcuno che la sostenga o la neghi. Se decidiamo invece di non condividerla resterà una verità per sempre, ma una verità che esiste solo nella nostra testa, e che quindi, non esiste!
E allora ci si aspetta che quello che abbiamo dentro emerga anche all'esterno, ci si aspetta che tutto il lavoro fatto su di noi si possa vedere anche fuori. Più ci si ama e più ci si aspetta che gli altri ci amino, man mano che aumenta il bene verso di noi cresce anche l'aspettativa di quello che ci si aspetta dall'esterno. E' una sorta di ricompensa inconscia che attendiamo dal mondo.
Ma allora cosa facciamo esattamente solo per noi stessi? E soprattutto, esistono cose che si fanno solo per se stessi?
Entrambe le cose spesso possono portare ad una delusione, perchè il problema non è ciò che accade, ma ciò che noi ci aspettiamo che accada...ecco quello non avverrà mai!
Il segreto è riuscire a non complottare, a non macchinare sul futuro, perchè quello che deve ancora accadere semplicemente non esiste.
Crescendo perdiamo quello stupore meraviglioso che solo i bambini hanno, quella capacità di lasciarsi sorprendere dalle cose che arrivano inattese e imprevedibili.
Invece noi "grandi" non siamo più in grado di godere di questo privilegio; noi aspettiamo che le persone facciano qualcosa di preciso per noi, dicano esattamente quello che vogliamo sentirci dire, pensino della nostra vita le cose che noi abbiamo architettato... oppure ci concentriamo su noi stessi, senza farci influenzare dall'opinione degli altri, pensando che questo sia il modo per volerci più bene. Ma quand'è il momento in cui capiamo che ci vogliamo davvero bene? Quando abbiamo la certezza di avere scelto la strada giusta per noi? Le conferme di quello che abbiamo dentro le troviamo sempre quando ci relazioniamo con gli altri, perchè come tutte le teorie anche questa va verificata, è matematica. Se abbiamo una verità in testa, resterà tale finchè non la esponiamo, finchè non troviamo qualcuno che la sostenga o la neghi. Se decidiamo invece di non condividerla resterà una verità per sempre, ma una verità che esiste solo nella nostra testa, e che quindi, non esiste!
E allora ci si aspetta che quello che abbiamo dentro emerga anche all'esterno, ci si aspetta che tutto il lavoro fatto su di noi si possa vedere anche fuori. Più ci si ama e più ci si aspetta che gli altri ci amino, man mano che aumenta il bene verso di noi cresce anche l'aspettativa di quello che ci si aspetta dall'esterno. E' una sorta di ricompensa inconscia che attendiamo dal mondo.
Ma allora cosa facciamo esattamente solo per noi stessi? E soprattutto, esistono cose che si fanno solo per se stessi?

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