X e Y


X e Y, yin e yang, positivo e negativo, in & out, bianco e nero...
Sono in un momento in cui le letture (XY di Sandro Veronesi) i film (Revolutionary Road) e le situazioni che mi circondano mi spingono a riflettere molto su uno degli argomenti più discussi e forse banalizzati o stereotipati del mondo... l'Uomo e la Donna!
Una cosa alla volta.
XY, il libro: un thriller (all'apparenza), ben scritto, che nel susseguirsi della storia si rivela un incontro e un confronto aperto tra la razionalità e la fede, tra la scienza e la spiritualità, tra la certezza e l'incertezza. Una donna (psichiatra) e un uomo (prete) si trovano costretti ad un confronto con le loro sicurezze, con le loro convinzioni, che con lo scorrere delle pagine pian piano perdono forma e consistenza, e il tutto diventa nulla, le domande si moltiplicano e le risposte lentamente svaniscono. Il male toglie la possibilità di risoluzione sia al cuore che alla mente.
Revolutionary Road, il film: mi ha colpito soprattutto l'originalità con cui è stata affrontata la storia. Una storia d'amore idealizzata all'esterno, la coppia perfetta e felice agli occhi del vicinato e dei conoscenti, ma che internamente è caratterizzata dal vuoto, naturale, della quotidianità fatta di compromessi, di piccole e continue rinunce, che genera insoddisfazione e disillusione. E poi il tentativo di riscatto, interpretato dalla protagonista come bisogno di fuggire ed allontanarsi da quella realtà, cambiare città e abitudini... inseguire i sogni ai quali lui ha forse dovuto rinunciare...
... rinunce... compromessi... sofferenza... disillusione...
alla fine di un rapporto tra un uomo e una donna sono spesso queste le parole che ci si ritrova ad usare.
Forse una relazione XY è geneticamente portata a dissolversi, a svanire, a spegnersi? I poli opposti si attraggono fino a quando esiste il magnetismo che li fa attrarre? E la durata del magnetismo da cosa è stabilita?
Ma quando il sentimento si raffredda si dovrebbe sentire solo freddo, e invece si sente anche dolore, e il dolore è un sentimento. E allora cos'è che finisce? Forse non finisce niente, forse è tutta un'evoluzione, una danza di corpi che si avvicinano, si uniscono, si staccano e si allontanano.
Ma poi perchè quando l'amore esplode avviene contemporaneamente mentre quando finisce non è quasi mai così?
Pascal diceva che "il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce", ma io non so se credere che sia così. Credo piuttosto che alla ragione faccia più comodo attribuire alcune ragioni al cuore, per non doversi dare spiegazioni...






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